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Colazione o pranzo? Meglio il brunch!

Quello che ormai un po’ tutti sanno è che il termine brunch è un neologismo americano ottenuto fondendo le parole breakfast, colazione del mattino e lunch, colazione del mezzogiorno.

Nasce originariamente come rito domenicale e la sua funzione è quella di evitare alla padrona di casa, almeno in questo giorno, di trascorrere la mattinata a cucinare.

Diventa dunque un pasto unico dal quale spesso non sappiamo cosa aspettarci.
Negli ultimi anni questa tradizione importata da oltreoceano è divenuta una trovata di marketing accattivante, ma che comunque costituisce un’importante occasione conviviale talmente diffusa che è possibile vedere l’insegna “Brunch della domenica” dall’hotel a cinque stelle al piccolo bistrot sotto casa.

Solitamente a buffet, questo intermezzo fra colazione e pranzo viene servito in linea di massima dalle 10:00 alle 12:00 con la possibilità di un prolungamento vista la non troppa formalità del momento.

Oltre ai tipici elementi di una colazione dolce continentale, dove il caffè non può assolutamente mancare nelle sue versioni americano ed espresso accompagnato da tè e succhi di frutta, sarà bene servire preparazioni di carni fredde, salumi, formaggi, torte dolci e salate, oltre la frutta. Saranno presenti inoltre preparazioni tipiche della colazione americana, dal bacon alle uova in tutte le loro espressioni culinarie, ma anche crostacei e pesce affumicato, oltre a insalate rinforzate.

Nel nostro Paese l’espressione migliore per la cucina di metà mattinata è data dall’arte bianca, quindi diamo uno spazio rilevante ai prodotti da forno sia dolci che salati.

Il brunch, come gran parte dei pasti, segue la stagionalità delle materie prime e le tipicità del territorio. Data la durata temporale e l’unione di questi due momenti della giornata è un’occasione unica per mostrare a un possibile cliente di passaggio o a un turista la qualità e il servizio di ciò che offriamo, dunque un’importante realtà di fidelizzazione

Se si ha poco spazio da destinare ai tavoli da buffet ricordiamoci che un tavolo si può allungare anche in altezza, non solo in larghezza o lunghezza. Esistono dei sistemi di alzate molto eleganti che permettono di recuperare preziosi spazi dove inserire pirofile e altri strumenti per i commensali. Spesso sono sistemi che integrano anche chafing dish capaci di tenere in caldo o al fresco alcune preparazioni.

Il brunch è essenzialmente un evento informale in quanto nasce dall’ambiente familiare e come tale va organizzato: è bene scegliere tinte tenui per l’occasione, delle tovagliette all’americana o dei runner andranno benissimo e, se presente, il centrotavola dovrà essere basso e di modeste dimensioni.

A livello di posateria, porcellane e cristalli non dovranno mancare gli elementi tipici di entrambi i pasti, colazione e pranzo: dalla tazza al calice, tutto quello che potrà servire per mangiare. Questi andranno apparecchiati in maniera meno rigida rispetto a quanto visto con una normale tavola, magari lasciando pochi elementi disponibili soprattutto perché non ci sarà un ordine prefissato con cui i commensali andranno a degustare le varie pietanze.
Per rafforzare un’atmosfera casalinga si possono mettere a disposizione dei tostapane o delle piccole salamandre dove riscaldare le pietanze.

Se organizzeremo il brunch in terrazzo o giardino, è bene predisporre delle sedute comode per mangiare, dunque non troppo basse anche per quanto riguarda eventuali divani.
Il tocco in più può essere donato dalla musica, un accompagnamento musicale è fondamentale per far iniziare la giornata ai nostri ospiti nel migliore dei modi, soprattutto in un giorno dedicato al relax, perché non farlo allora con dei suoni autentici come un pianoforte suonato dal vivo?
Alcune piccole accortezze accompagnate da una semplice eleganza faranno il successo del vostro brunch della domenica.