Un piatto della tradizione pasquale.

Beh il nome “cacioni” in dialetto “caciù” qualcosa già ci suggerisce ossia che il protagonista di questo piatto, il ripieno di questo raviolo è fatto di formaggio. Nella tradizione solo pecorino, oggi in molti utilizzano metà parmigiano e metà pecorino.

E’ un piatto della cultura contadina, una sfoglia all’uovo avanzata dalla pasta che racchiude del formaggio impastato con delle uova.

Sulla superficie si fa un taglio a croce (piccata – da qui l’altro nome “piconi”) per far fuoriuscire il formaggio in cottura e permettere un rigonfiamento omogeneo del composto.

  • Porzioni: 10-12 ravioli
  • Problema: Facile
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ingredienti

Per la pasta

  • 2 uova
  • 200 g di farina “00”
  • un filo d’olio extravergine di oliva

Per il ripieno

  • 200 g di pecorino
  • 2 uova
  • un pizzico di pepe

Per la finitura

  • 1 uovo

Istruzioni

  1. Impastate la pasta all’uovo e lasciate riposare, avvolta con pellicola, in frigo per almeno 20 min.
  2. Nel mentre grattate il formaggio e unitelo alle uova. Deve risultare un composto abbastanza duro, ma lavorabile con le mani. 
  3. Stendete la sfoglia di pochi mm e ricavate dei cerchietti di 6-7 cm di diametro. 
  4. Ponete al centro un po’ di impasto e richiudete con dell’altra sfoglia.
  5. Sigillate aiutandovi con una forchetta. 
  6. Spennellate con un uovo sbattuto. 
  7. Cuocete in forno statico a 180°C per 20-25 min. 


Consigli

Se preferite dei ravioli meno marcati di sapore, potete dimezzare la dose di pecorino compensandola con del parmigiano.

Nel ripieno alcuni utilizzano anche del limone grattugiato. Io per gusto personale ho aggiunto un pizzico di noce moscata.